Milano Film Festival 2021 è back to reality

Milano Film Festival torna ad essere un festival diffuso, a Milano dall’8 al 10 ottobre 2021

Sarà un’edizione speciale di Milano Film Festival quella che apre venerdì 8 ottobre. Speciale perché i tempi in cui viviamo sono tempi complessi e non era scontato riuscire ad organizzare questa edizione che sarà più breve, ma non meno intensa. Speciale per la grande energia che tutto lo staff di esterni sta mettendo nella produzione di questa tre giorni e per la voglia matta di tornare ad incontrarsi, nei cinema, nei parchi e nelle piazze.

L’arena all’aperto ai Giardini Indro Montanelli

Il MFF torna ad essere un festival diffuso, inclusivo e profondamente legato al territorio cittadino. Le sedi principali saranno tre, tutte situate nel quartiere di Porta Venezia che si fa per il lungo weekend del Festival polo d’elezione del cinema indipendente: un’arena all’aperto appositamente allestita presso i Giardini Pubblici Indro Montanelli e due sale al chiuso, la Cineteca Milano MEET di Viale Vittorio Veneto e l’Arcobaleno Film Center di Viale Tunisia. Come in una sorta di ritorno alle origini, Milano Film Festival porterà nuovamente lo schermo tra gli alberi di uno dei parchi cittadini più frequentati, in linea con l’attività di esterni: proporre nuove visioni in un luogo che fa già parte della vita di chi vive in città. 

Milano Film Festival mira a riportare alla kermesse il pubblico in presenza in sicurezza, con attenzione alle giovani generazioni che più hanno risentito di lockdown e distanziamenti. Per questo ha coinvolto i ragazzi del Biennio Scientifico di Scenografia Teatrale dell’Accademia di Belle Arti di Brera tenuto dallo scenografo professor Edoardo Sanchi: attraverso una call, gli studenti hanno avuto la possibilità di scatenare la propria fantasia e mettere alla prova la propria professionalità proponendo nuove modalità e soluzioni scenografiche, tra reale e virtuale, che permettano ai frequentatori dei festival di tornare ad aggregarsi, stare insieme e interagire di persona, pur mantenendo il distanziamento. L’installazione sarà fruibile dal pubblico all’ingresso della MFF arena ai Giardini Indro Montanelli.

Entrando nel programma di questa edizione speciale, il palinsesto è composto dal concorso International Film Competition, che raccoglie insieme per la prima volta quattro lungometraggi in anteprima italiana e una ventina di cortometraggi. A dialogare idealmente con i lungometraggi in concorso si colloca l’Omaggio a Bertrand Mandico, regista francese visionario nelle immagini, spesso provocatorio, e nella rimessa in discussione del gender che dichiara di cercare “l’onirismo e il realismo magico”.

Altra sezione del programma è The Outsiders, tradizionalmente il fuori concorso del Milano Film Festival che raccoglie film poco inquadrabili dentro schemi preconfezionati, realizzati da maestri riconosciuti come da registi indipendenti internazionali. A partire dal film di chiusura del Festival in programma nell’arena ai Giardini Indro Montanelli: un film Apple Original, The Velvet Underground, è un documentario di Todd Haynes, qui in anteprima italiana; è stato presentato a Cannes e sarà disponibile a livello mondiale su AppleTV+ il 15 ottobre. Sempre ai Giardini Montanelli, apre il Festival France di Bruno Dumont – in uscita in sala il 21 ottobre per Academy Two – con Léa Seydoux nel ruolo di France de Meurs, giornalista-immagine di una rete privata la cui carriera è messa in discussione da un incidente. Il film, presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, è per il regista francese una riflessione sui media odierni e sui paradossi del sistema dell’informazione. 

Nel fuori concorso, infine, ci sono due opere più sperimentali e legate ad autori di ricerca da sempre seguiti dal Festival. La prima è Milano. Capodanno 2005-2006 del filmmaker milanese e storico del cinema Francesco Ballo: tre ore e quaranta attraverso la città, in diretta e camera car, tra il silenzio delle geografie urbane e i botti dei festeggiamenti. La seconda è Land of Warm Waters dei fratelli Ivan e Igor Buharov, cineasti sperimentali ungheresi, la cui ultima opera dopo il passaggio al FID di Marsiglia arriva a Milano. 

Numerosi gli Eventi Speciali di Milano Film Festival: in collaborazione con ActionAid Italia l’incontro “Food Wave: il Cinema, il Cibo, l’Ambiente”, nell’ambito del progetto paneuropeo Food Wave guidato dal Comune di Milano e che vede coinvolti ActionAid Italia, Mani Tese e Acra. L’attenzione di Milano Film Festival verso l’area educational si concretizza nel programma con lo speciale appuntamento domenicale dedicato alla premiazione degli studenti vincitori dell’edizione 2021 di “Regista per un libro”, il primo concorso nazionale di cortometraggi che coniuga la passione per l’arte cinematografica a quella letteraria, ideato da Prima Effe, la costola di Librerie Feltrinelli dedicata al mondo della scuola, in collaborazione con Cfp Bauer. A seguire, sarà presentato dai suoi autori il making of del film partecipato Quanta umanità s’incrocia in un vagone del metrò, su soggetto di Pietro Anzani. Nel 2019 Repubblica Milano e Milano Film Festival avevano lanciato Un set a Milano, concorso di sceneggiatura per la produzione di un cortometraggio girato, per l’appunto, in città. Ritornano anche gli incontri Industry volti ad accendere i riflettori sulle maestranze dell’audiovisivo e sulla filiera della produzione cinematografica a Milano.

Milano Film Festival 2021 è diretto per la terza edizione consecutiva dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores e dal critico culturale Alessandro Beretta

Milano Film Festival è una produzione di esterni e si inscrive nell’ambito della Milano MovieWeek 2021. È realizzato con il contributo del Comune di Milano, con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura e grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e di UBI Unione Buddhista Italiana; e grazie ai tanti Partner.

Ufficio comunicazione con Tania Cefis

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