Si è concluso il festival Agorà Design dedicato al design, all’innovazione e alla biodiversità progettuale

Un evento culturale aperto alla città con talk, mostre e laboratori. Premiati i vincitori del concorso internazionale, nelle sezioni Garden e Living, categorie Professionisti e Studenti, e assegnate le menzioni speciali

Domenica 5 ottobre a Martano si è concluso il festival biennale Agorà Design, sostenuto dal main sponsor Sprech in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private. Un evento culturale aperto alla città con talk, mostre e laboratori, che celebra la creatività e la circolazione di idee sui grandi temi dell’architettura e del design, dell’innovazione e della biodiversità progettuale.


Il festival nel centro storico

Per quattro giorni il centro storico del comune salentino ha ospitato un ricco programma interamente gratuito di talk, lectio magistralis, workshop con architetti, designer, giornalisti, creativi e imprenditori, incontri con aziende, laboratori per le scuole e approfondimenti formativi.

Nelle sale del Palazzo Baronale, il pubblico ha potuto visitare la mostra con circa 80 progetti, tra prototipi e tavole, dedicati alla progettazione di interni ed esterni. Ispirandosi alla filosofia “Less, but better” di Dieter Rams, oltre 150 professionisti, studentesse e studenti hanno presentato proposte capaci di migliorare la qualità della vita e dialogare con una società in continua trasformazione. Difficile il compito per la giuria, composta da Francesco Zurlo, docente del Politecnico di Milano e fondatore di Poli.Design, Giulio Iacchetti, industrial designer, e AMDL Circle, studio multidisciplinare fondato da Michele De Lucchi, presente a Martano con i senior architect Federica Cevasco e Giacomo Nava.

Tra gli ospiti del festival anche l’artista, architetto e designer Arturo Vittori; il grafico Mauro Bubbico; l’architetta e attivista Viola Dressino; Giovanna Castiglioni (figlia di Achille Castiglioni e vicepresidente e segretaria generale della Fondazione omonima); il critico del design Tommaso Bovo; Anna Frabotta, founder di Frab’s Magazine & More e docente di editoria della moda allo IED di Milano; il progettista e designer Francesco Faccin; l’architetto Alessio Battistella e molti altri.

Il festival è stato seguito anche da un gruppo di redattori e collaboratori di importanti testate nazionali specializzate in architettura, design, arredamento e cultura.

I progetti vincitori del concorso

Nella sezione Living, dedicata al mondo dell’interior design (complementi d’arredo, tessuti, rivestimenti, pavimenti) la vittoria tra i professionisti è andata a Marta Doberti con il sistema luminoso ‘Gabbiano’, secondo e terzo posto per lo sgabello ‘Tiratisù’ di Patrizia Bertolini e la libreria ‘M19’ di Sissy Daniele. Nella categoria studenti ha vinto la libreria ‘Tac&Stac’ di Filippo Meriggi.

Le tavole progettuali di Garden, sezione riservata all’outdoor sul tema daybed, hanno incuriosito visitatori e giuria che ha premiato Aldo Mucciarone con ‘Salice’, Damiano Lorenzani con ‘Archimede’ e Marco Taietta con ‘Schultz Daybed’. Ex aequo tra gli studenti con ‘Tressé’ di Marco Negrin e ‘Tria’ di Elena Maffioletti. Due le menzioni speciali assegnate dalle aziende partner di Agorà Design: Giuseppe Campailla si aggiudica il premio di MAXXI – Interior Design con il set di oggetti in carta riciclata Enosi’ mentre Marta Doberti è stata scelta da Italamona per il sistema luminoso ‘Gabbiano’. Oltre alle Targhe e ai premi in denaro, l’azienda Sprech si impegna anche in questa edizione a scegliere alcuni dei progetti per realizzare prototipi da inserire nel proprio catalogo commerciale. Un’opportunità che non ha eguali nell’ambito dei concorsi di architettura e design in Italia.  

I prototipi in piazza

Le piazze di Martano hanno fatto da palcoscenico ai quattro prototipi del concorso dell’edizione 2023 dal tema “Iperlocale: architettura e design dai territori”, sezione Garden, realizzati dall’azienda Sprech, con la finalità di inserire queste referenze nel proprio catalogo. In scena: l’amaca ‘Felicità’ di Samuel David Silva Batista, la seduta ‘Trullight’ di Sissy Daniele e i daybed ‘Esse’ di Antonio Giovanni Calone e ‘MoonGlow’ di Silvia Orlandi.

Un’esposizione open air che ribadisce la doppia anima di Agorà Design: un concorso internazionale aperto a studenti e professionisti, e al tempo stesso un festival culturale pensato per la comunità.

Agorà Design Kids 2025

La giornata conclusiva ha ospitato anche la consegna dei premi per Agorà Design Kids 2025, contest che ha coinvolto alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Martano-Carpignano-Serrano, ideato per intrecciare professionalità e nuove generazioni, ricerca e gioco, creatività e comunità. Nel plesso di Carpignano Salentino sono stati premiati: ‘Rete telecomandata c6.300x’ di Marta D’Aluisio, ‘La matita ingrandimento’ di Sofia Lanzillotto e ‘Il pinguino domestico’ di Lisa Natalizio. ‘Il cucchiaio elettronico’ di Vittoria Chiriatti, ‘Pianta etichetta’ di Maria Blasi e ‘Il raddrizza chiodi’ di Francesco Mariano sono invece le tre idee migliori tra le ragazze e i ragazzi del plesso Francesco Galiotta di Martano mentre per la sede di via Fratelli Rosselli sono stati apprezzati ‘Voce vicina’ di Sofia De Santis, ‘Il pulisci banchi’ di Alessia Saracino e (ex aequo) ‘Fiorinnaffiatoio’ di Sebastiano Calò e ‘Piatto cambiagusto’ di Cristian Specchia.

Agorà Design OFF

Agorà Design OFF continua nel Palazzo Ducale, da poco ristrutturato, fino al 24 ottobre con le installazioni: ‘Warka Tower’ di Arturo Vittori, la torre in bambù che raccoglie acqua dall’aria per comunità prive di risorse idriche; ‘Oggettario’ di r+s Studio, che racconta storie e memorie legate agli oggetti quotidiani; ‘Lo Spazio Morale’ sull’architettura come gesto solidale, a cura della Fondazione degli architetti di Reggio Emilia; ‘Anatomie del visibile’ di Alice Caracciolo, con opere fotografiche che interrogano il reale; la mostra Shelter, dedicata all’evoluzione dei rifugi tra crisi umanitarie e disuguaglianze globali; e ‘Kora_Extended’, lapiattaforma che permette di creare mostre virtuali personalizzate, a cura Ramdom con Studio Zero. Un ulteriore spazio a disposizione del festival, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, che ha accolto la nuova sezione di Agorà Design OFF, voluta per ampliare l’offerta culturale del festival e aprire a linguaggi espressivi differenti, tutti accomunati dall’idea del design e dell’architettura come strumenti per leggere i bisogni collettivi, generare significato e favorire coesione sociale.

Il grande successo di pubblico di questa edizione di Agorà Design conferma quanto il design, quando è autenticamente connesso ai bisogni reali e alle persone, sappia generare valore condiviso. La qualità dei progetti presentati è stata altissima: idee capaci di coniugare ricerca, estetica e sostenibilità, restituendo un’immagine viva e concreta del ‘Progetto Necessario’. Come Sprech, ribadiamo con convinzione il nostro impegno nel trasformare le migliori intuizioni in opportunità reali, quest’anno abbiamo esposto, in Piazza Caduti a Martano, i prototipi realizzati partendo dai progetti dell’edizione 2023. Continueremo a promuovere questo circolo virtuoso impegnandoci a scegliere nuovi progetti da quest’edizione 2025, che diventeranno prototipi nell’edizione 2027 di Agorà Design Festival, a dimostrazione del fatto che Agorà Design non è solo un concorso, ma un laboratorio permanente di dialogo tra progettisti e azienda

Lucia Rescio, general manager Sprech

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