La storia del Festival di Giacimenti Urbani

Il Festival di Giacimenti Urbani compie dieci anni. Ma come nasce l’idea? Con semplicità ma da subito annuncia una rivoluzione possibile: la riduzione delle spreco dello risorse attraverso il riuso, la riparazione, il riutilizzo e il riciclo

Il Festival di Giacimenti Urbani, che quest’anno torna a Milano dal 15 al 26 novembre 2023, nasce esattamente dieci anni fa nel novembre 2013, con l’idea di fare rete tra i soggetti che hanno a cuore la riduzione dello spreco di risorse; la cornice di riferimento è europea: è la European Week for Waste Reduction che prevede azioni per la riduzione dei rifiuti in tutta Europa. 

All’inizio è un semplice evento, pionieristico nei contenuti e nelle modalità e sviluppato nell’allora Zona 4 – oggi Municipio 4 – a Milano, un evento che con grandi sforzi ha coinvolto tanti interlocutori (associazioni, consorzi, istituzioni, aziende, piccoli artigiani). Proprio dalla consapevolezza del potere rivoluzionario della proposta, e dalle grandi energie già investite per il suo sviluppo, nasce la volontà di dare un seguito all’iniziativa.

Commenta Donatella Pavan, presidente di Giacimenti Urbani:

Ad un certo punto ci siamo detti che sarebbe stato bello costruire una mappa online dove iniziare a geolocalizzare le attività che potevano offrire un servizio/prodotti che avessero come focus la riduzione, il riuso, la riparazione, il riutilizzo e il riciclo. 
Così ci siamo lanciati nel progetto Mappa dei Giacimenti Urbani pensando di limitarla a Milano al Municipio 4 (allora Zona 4), e l’abbiamo presentata proprio a novembre 2013. All’inaugurazione era presente anche Francesco Maran, allora Assessore all’Ambiente, che ci ha detto: “perché non la fate su tutta Milano?”. La sua domanda è stata di buon auspicio e senza che neppure lo scegliessimo ci siamo trovati ad avere soci non solo in tutta la città ma anche in tutta Italia, con l’ingresso del Libraccio con le sue oltre 30 librerie.
Chi viene mappato, previa valutazione della sua attività, deve essere socio almeno il primo anno. La mappatura rimane se l’attività rimane coerente con i nostri principi

Nel corso di questi dieci anni l’Associazione Giacimenti Urbani ha organizzato eventi condivisi con i soci e ha partecipato a diversi bandi, prima come partner, per esempio con il Bando alle periferie del Comune di Milano del 2017, con la collaborazione di Ecodallecittà, e poi diventando capofila. 

Conclude Donatella Pavan: 

Siamo diventati “grandi” nel 2019. Eravamo in piena emergenza plastica e abbiamo prodotto Deplastic, azioni e buone pratiche contro l’abuso di plastica – una mostra che ha avuto ben sei edizioni -, subito dopo è uscita la call Plastic Challenge 2019 di Fondazione Cariplo.
Abbiamo partecipato con NoPlà, facciamo esercizio contro la plastica monouso, un progetto di sensibilizzazione ambientale nelle scuole, in Cascina Cuccagna e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che prevedeva anche una sperimentazione ardita e innovativa, ovvero l’uso di contenitori riutilizzabili al banco del fresco dei negozi milanesi di NaturaSì. Non è stato facile, perché abbiamo dovuto aspettare più di due anni perché l’ATS di Milano approvasse le linee guida attuative che avevamo proposto. Nel frattempo, c’è stata la pandemia. Finalmente abbiamo avuto una risposta positiva da ATS Milano e da febbraio a luglio 2023 abbiamo testato questi contenitori. Il risultato? Secondo le analisi dell’Università Bicocca, nostro partner, dopo solo sei usi il contenitore riutilizzabile è nettamente più vantaggioso dal punto di vista ambientale.
Finita la sperimentazione, NaturaSì ha continuato a dare questa possibilità ai suoi clienti, e nel frattempo noi, come Associazione Giacimenti Urbani (con il nostro festival), siamo diventati dei paladini del riutilizzo in alternativa all’usa e getta, perché riteniamo l’usa e getta uno stile di vita superato dall’emergenza ambientale. Ce ne occupiamo bottom to up e viceversa

Comunicazione e ufficio stampa: info@patriziadesantopr.it

www.giacimentiurbani.eu

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